Protagonista degli aperitivi (e dei social in tutto il mondo), il Prosecco è negli ultimi anni stabilmente al comando delle vendite tra le bollicine. Esistono due tipologie, la Docg e la Doc, che in comune hanno l’utilizzo della stessa uva (la Glera) e il medesimo sistema di spumantizzazione. Per il resto, la Docg riguarda i vigneti di collina di 15 comuni dell’area trevigiana e ha solo due denominazioni (Prosecco di Conegliano di Valdobbiadene superiore e Prosecco Colli Asolani); i vigneti della Doc sono di pianura e si estendono in 5 province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno) e in 4 del
Friuli - Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine).
Note degustative
Il Prosecco di Valdobbiadene Docg ha un colore giallo paglierino dai riflessi dorati. Aromi di mela e pera, agrumi, pesca e albicocca, con possibili sentori di rosa e qualche nota di mandorla. Il sapore è armonico, morbido e fresco, il perlage è fino e leggero. Si abbina a tutto pasto, a crudità di pesce, spaghetti alle vongole, fritti, pesci al forno.
Il Prosecco Doc alla vista si presenta di un giallo paglierino più o meno intenso e brillante, con spuma persistente. Al naso il profumo è fine, aromatico e in bocca si esprime con note fresche, morbide, di acidità equilibrata. Ottimo come aperitivo con salumi e formaggi, nella versione demi-sec è perfetto con la pasticceria secca.