PROSECCO-mania

È lo spumante più bevuto del mondo, il più “giovane” e anche il più internazionale
 

 

Protagonista degli aperitivi (e dei social in tutto il mondo), il Prosecco è negli ultimi anni stabilmente al comando delle vendite tra le bollicine.  Esistono due tipologie, la Docg e la Doc, che in comune hanno l’utilizzo della stessa uva (la Glera) e il medesimo sistema di spumantizzazione. Per il resto, la Docg riguarda i vigneti di collina di 15 comuni dell’area trevigiana e ha solo due denominazioni (Prosecco di Conegliano di Valdobbiadene superiore e Prosecco Colli Asolani); i vigneti della Doc sono di pianura e si estendono in 5 province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno) e in 4 del
Friuli - Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine).

Note degustative
Il Prosecco di Valdobbiadene Docg ha un colore giallo paglierino dai riflessi dorati. Aromi di mela e pera, agrumi, pesca e albicocca, con possibili sentori di rosa e qualche nota di mandorla. Il sapore è armonico, morbido e fresco, il perlage è fino e leggero. Si abbina a tutto pasto, a crudità di pesce, spaghetti alle vongole, fritti, pesci al forno.
Il Prosecco Doc alla vista si presenta di un giallo paglierino più o meno intenso e brillante, con spuma persistente. Al naso il profumo è fine, aromatico e in bocca si esprime con note fresche, morbide, di acidità equilibrata. Ottimo come aperitivo con salumi e formaggi, nella versione demi-sec è perfetto con la pasticceria secca.

 

Non si butta mai

Quante volte, dopo una festa o un’occasione particolare, ci si ritrova con tanti bicchieri di spumante non consumato o sgasato? Guai a buttarlo via,
ci sono molti modi per riciclarlo

• Granita al prosecco - Facile e ottima: sciogliere in un tegame sul fornello due tazze di zucchero in due tazze d’acqua. Quando il composto è amalgamato, trasferirlo in una teglia dai bordi alti e lasciarlo raffreddare. Unire 750 ml di prosecco e la scorza di un limone grattugiata. Mescolare, mettere in freezer per 2 ore, poi frantumare il tutto con una forchetta e lasciare raffreddare altre 2 ore.
Servire in bicchiere guarnendo con frutta fresca.

• Aceto bianco homemade - Forse non tutti sanno che dallo spumante avanzato si può ottenere anche un ottimo aceto di vino bianco. Per farlo bisogna creare per prima cosa la madre dell’aceto proprio con il vino avanzato, in questa proporzione: 1/2 aceto e 2/3 vino. Mescolare per bene, versare il composto in una bottiglia  e tenerla chiusa, al riparo dalla luce, per 2 o 3 mesi. A questo punto, si può usare la madre che si è formata inserendola in una bottiglia di vino, magari aromatizzando con timo o rosmarino: l’aceto è pronto. Quando è finito, si può riutilizzare la madre per produrre altro aceto con altro vino.

• Frutta secca spiritosa - Spesso la frutta secca rimane inutilizzata per diverse settimane nella credenza, fino a diventare dura e non molto appetibile. In questi casi, uva passa, prugne, albicocche secche possono essere reidratate nello spumante anziché nell’acqua. Oltre a riacquistare morbidezza, profumeranno di aromi intensi che si possono utilizzare per connotare preparazioni dolci o decorare budini e altri dessert. Da sperimentare!